I mulini sono stati una parte integrante di quello che vorremo definire come “paesaggio Marciano”. Ancora oggi, attraversando i territori che hanno composto il grande e variegato mondo della Serenissima, se ne scorgono le tracce, in certe aree con una incredibilmente alta concentrazione in altre più diradate; in alcuni casi in edifici ben ristrutturati, in altri solo in ruderi che mantengono però intatta tutta la loro suggestione. Appartengono ad una storia antica di un’economia domestica legata alla presenza di fiumi e canali. E ci parlano dell’ingegno umano che fin da tempi lontani ha saputo sfruttare la forza motrice dell’acqua per muovere macine e ricavare non solo farina da grano e cereali, ma anche olio dalle olive o per lavorare panni o metalli.